IL TRUCCO NEL RINASCIMENTO

Nel Quattrocento, con le nuove scoperte geografiche, diventano disponibili un numero molto elevato di ingredienti e materie prime da utilizzare per preparare i prodotti cosmetici e i prodotti per il maquillage.

In quest’epoca vengono ripristinati i canoni di bellezza classici e tradizionali, mirando a un equilibrio di perfezione e armonia, che privilegia un incarnato impeccabile e regolare ed esalta l’armonia delle forme corporee.

La dama rinascimentale si presenta con i capelli chiari e, in alcuni casi rossicci, l’incarnato di una tonalità rosa pallido con la pelle bianca, quasi eterea e le mani curatissime.

Il pallore era sinonimo di agiatezza ed elevato status sociale e le donne per schiarire e correggere le discromie cutanee sul viso utilizzavano la biacca di piombo, un pigmento bianco molto coprente ormai proibito per via della sua elevata tossicità. Solo le gote e le labbra erano rosee e leggermente colorite. Per mantenere quest’incarnato perfetto effettuavano maschere di bellezza a base di farina e albumi che lasciavano agire tutta la notte.

Oggi abbiamo a disposizione sicuramente prodotti più figuri e performanti come ad esempio il fondotinta perfezionatore TEINT MAT. I laboratori di ricerca Sothys propongono una texture fluida e leggera che garantisce una carnagione omogenea, un effetto mat duraturo, lasciando i pori levigati.
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