Ti presento l’acido ialuronico

L’acido ialuronico è un costituente del corpo umano. Vero

L’acido ialuronico è un componente del tessuto connettivo e di conseguenza si trova non solo nella pelle, ma anche nei tendini, nelle cartilagini e nel liquido sinoviale delle articolazioni e nelle pareti dell’aorta.
L’acido ialuronico è un glicosaminoglicano sintetizzato da alcune particolari cellule che nella pelle si chiamano fibroblasti mentre nelle cartilagini si chiamano condrociti. L’acido ialuronico viene sintetizzato dal corpo a partire da alcuni alimenti ricchi di vitamina A, C, E, omega-3 e polifenoli allo scopo di lubrificare, idratare e dare pienezza e tonicità ai tessuti corporei.

L’acido ialuronico è naturale. Vero

L’acido ialuronico è una molecola presente in modo generalizzato nei vertebrati quindi nell’uomo, negli animali, ma anche nei batteri. La molecola dell’acido ialuronico ha la straordinaria caratteristica di poter legare e successivamente rilasciare in caso di necessità elevate quantità di acqua.
L’acido ialuronico è di importanza fondamentale per garantire e ripristinare l’idratazione cutanea e di conseguenza mantenere tonici e compatti i tessuti epidermici.

L’acido ialuronico diminuisce con l’età. Vero

La presenza di acido ialuronico nella cute tende a diminuire in quantità e qualità con l’invecchiamento biologico: a 20 anni l’acido ialuronico presente nella pelle lega e preserva il 100% dell’acqua, purtroppo a 65 anni la sua capacità igroscopica diminuisce al 25%. E la differenza si vede; le conseguenze sono visibili a livello cutaneo con perdita progressiva di tonicità della pelle,  la comparsa di segni d’espressione e rughe e una diminuzione generale di elasticità dei tessuti epidermici che cedono sotto la forza di gravità.

L’acido ialuronico non protegge dal sole. Falso

L’acido ialuronico non è un vero e proprio filtro solare ma agisce come “radical scavenger” e il suo effetto antiossidante è indispensabile per proteggere la pelle dai danni provocati dai radicali liberi. Per questo motivo un prodotto con acido ialuronico è essenziale come base idratante o crema restituiva dopo l’esposizione al sole.

L’acido ialuronico di un prodotto cosmetico non idrata in profondità la pelle. Falso

L’acido ialuronico idrata e migliora l’elasticità cutanea se la molecola utilizzata è stata “trattata” per permettere la sua attività cosmetica fino al cuore della pelle.
I laboratori di ricerca Sothys reinventano l’approccio all’acido ialuronico che diventa globale su tutta l’architettura dell’epidermide e garantisce idratazione immediata, profonda e duratura. Come non si era mai visto prima!

dott.ssa Barbara Bertoli
farmacista cosmetologa
consulente scientifico Altea Italia – filiale Sothys Group

Conosci il tuo fototipo?

In base alla reattività delle cute nei confonti delle radiazioni solari si possono distinguere sei differenti fototipi che richiedono una protezione solare differente:

Fototipo I:
Popolazione celtica, irlandese, cute molto chiara, capelli molto biondi o rossi, si scotta sempre e non si abbronza mai.

Fototipo II:
Popolazione caucasica chiara, capelli biondi, abbronzatura minima, facile a scottarsi.

Fototipo III:
Popolazione caucasica scura, pelle chiara, capelli castani, si abbronza dopo adeguata esposizione e non si scotta facilmente.

Fototipo IV:
Popolazione latina-americana, carnagione olivastra e capelli castani o neri, si scotta raramente.

Fototipo V:
Popolazione delle zone tropicali, carnagione scura e capelli scuri, si scotta solo in casi eccezionali.

Fototipo VI:
Popolazione afro-americana o aborigena, carnagione molto scura, capelli neri e crespi, non si scottano mai.

I fototipi celtici o caucasici richiedono una protezione solare con un fattore di protezione (indicato come SPF) elevato in modo da garantire un’efficace barriera contro le scottature. Cosa significa SPF?

SPF o Sunburn Protection Factor indica la capacità di proteggere la pelle dalle radiazioni UVB e dall’insorgere dell’eritema. Un SPF2 indica la possibilità di esporsi alla radiazione solare il doppio del tempo, rispetto l’assenza di protezione, prima che si verifichi l’eritema cutaneo.

Lo schermo UVB deve essere sempre accompagnato da una protezione UVA pari a 1/3 del fattore di protezione dichiarato ed indicato come presente sull’etichetta del prodotto solare. Solo l’associazione dei due filtri può infatti garantire un’efficace barriera dai danni da foto irraggiamento e scongiurare eritemi e tumori cutanei.

Le regole d’oro per esporsi al sole in sicurezza.

Per godere al massimo del sole e dei suoi effetti benefici in totale sicurezza ricorda e utilizza le semplici ma indispensabili precauzioni dei laboratori di ricerca Sothys.

1. utilizza un prodotto solare aperto non più tardi di 9 mesi prima dell’esposizione come indicato nel pittogramma PAO (il vasetto con il tappo aperto). I filtri solari perdono di efficacia nel tempo e i laboratori Sothys indicano come 9 mesi il tempo massimo per garantire la protezione dichiarata;

2. non esporre a temperature troppo elevate il prodotto solare (non dimenticarlo in macchina o su una finestra);

3. utilizza una quantità sufficiente di prodotto solare e applicalo uniformemente prima di uscire di casa. I laboratori di ricerca Sothys indicano 30g ovvero l’equivalente di 3 cucchiai per tutto il corpo;

4. scegli il fattore di protezione adatto al tipo di pelle chiedendo consiglio alla tua estetista Sothys di fiducia;

5. applica di frequente il prodotto solare in particolare dopo il bagno;

6. evita il sole nelle ore centrali della giornata (12:00-16:00);

7. esponiti gradualmente al sole;

8. ricorda che le radiazioni UV attraversano le nuvole, che anche la pelle scura ha bisogno di protezione e i prodotti autoabbronzanti non proteggono dagli effetti nocivi del sole;

9. continua a proteggerti anche se sei già abbronzata: la pelle abbronzata non scherma dagli effetti nocivi del sole e scegli per il viso una protezione più elevata come quella del Fluide protecteur SPF50 Sothys;

10. utilizza sempre il dopo sole per idratare la pelle come Soin apres-soleil anti age Sothys per il viso oppure Soin apres-soleil regenerant Sothys per il corpo.

Gambe pesanti? Come risolvere il fastidio.

Acqua e ritenzione di liquidi, noti anche come edema, sono una condizione medica causata da un accumulo anomalo di liquidi nei tessuti del corpo. Anche se l’acqua in eccesso può essere accumulata in qualsiasi parte del corpo, le zone più comuni sono le caviglie e gambe.

Se la ritenzione idrica non è causata da patologie mediche come insufficienza cardiaca o complicazioni renali, è possibile ridurre la ritenzione di liquidi in eccesso nelle gambe con alcune semplici indicazioni suggerite dalla dottoressa Barbara Bertoli, farmacista cosmetologa, consulente scientifico Sothys.

La prima accortezza parte dalla tavola: bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno anche sotto forma di tisana di ginkgo biloba, rusco, mirtillo, pilosella o spremute di frutta fresca ricche in vitamina C. Alla fine della giornata è buona abitudine riposare qualche minuto con le gambe sollevate e appoggiate al muro, quindi rinfrescarle con una veloce doccia molto fredda che dona subito leggerezza e sollievo. 

Il secondo suggerimento è prendere in considerazione massaggi linfodrenanti per contribuire a ridurre la ritenzione idrica nelle gambe. Infatti la caviglia ha una vasta rete di vasi sanguigni che la attraversano e se alcuni di questi vengono ristretti, gonfiano e le loro pareti diventano permeabili con perdite di fluidi negli spazi extra cellulari. Quando il sistema linfatico è inefficiente, l’acqua viene trattenuta nei tessuti invece di essere drenata fisiologicamente ai linfonodi determinanti la formazioni di fastidiosi e antiestetici edemi.

La sicurezza del prodotto è una cosa seria

Tutti i prodotti Sothys sono sicuri e garantiti, in conformità al Regolamento cosmetico n° 1223/2009. Questo significa che non è tanto importante l’origine della sostanza (naturale o di sintesi), ma la valutazione della sicurezza tossicologica all’interno di un prodotto cosmetico che verrà applicato sulla pelle in condizioni d’uso ragionevoli e prevedibili.

La ricerca di prodotti sempre più naturali e la mancanza di fonti ufficiali da cui trarre informazioni spesso può portare però ad utilizzare in modo errato o incompleto alcuni strumenti che il web mette a disposizione come ad esempio il Biodizionario.

Facciamo un po’ di chiarezza sull’argomento con la dottoressa Barbara Bertoli, farmacista cosmetologa, consulente scientifico Sothys.

Il Biodizionario nasce dalla passione e dalle competenze di uno specialista del settore, il dottor Zago, che concentra la sua attenzione sull’origine della sostanza e non sul suo profilo tossicologico e di sicurezza nell’uso cutaneo. “La ricerca nasce da un personale punto di vista,” sostiene lo stesso autore del Biodizionario e aggiunge “le molecole prese in esame si riferiscono a un settore in continua evoluzione e spesso mutevole, di cui bisogna tener conto.
Per un uso corretto, sottolinea la dottoressa Bertoli, è fondamentale mantenere l’attenzione sull’INCI, ossia la lista completa degli ingredienti presente sull’etichetta di ogni prodotto e ordinata in maniera decrescente dalla percentuale più elevata a quella meno elevata. Per questo motivo un ingrediente evidenziato con il colore rosso presente al fondo della lista degli ingredienti è meno significativo rispetto a uno che compare nelle prime posizioni della lista.

La dottoressa Bertoli aggiunge che la ricerca Sothys è in continua evoluzione ed aggiornamento per garantire sempre l’eccellenza per qualità e sicurezza dei suoi prodotti cosmetici.